Roma 1943-45 Resistenza e Liberazione

Roma 1943-45 Resistenza e Liberazione

Cadevano le bombe come neve, il diciannove luglio a San Lorenzo Mostra collettiva dei Fotomani dal 24 aprile al 16 maggio 2015 Biblioteca “Rugantino”, Municipio VI Via Rugantino 113  Con questa mostra collettiva i Fotomani vogliono evidenziare, tramite le loro fotografie, che i luoghi e i fatti della Resistenza e della Liberazione di Roma, tra il 1943 e il 1945, non sono così lontani nel tempo e nello spazio come potrebbe sembrare. Vivere nel ricordo non basta. Bisogna perpetuare nel tempo la memoria di Donne e Uomini di valore e di azione che ci hanno lasciato eredità morali e segni troppo importanti per lasciarli cadere nell’oblio o nell’indifferenza. Per questo i Fotomani hanno raccolto fotograficamente le numerose tracce conservate, immortalando luoghi di Roma famosi e quasi sconosciuti. L’intento è stato quello di trascinare l’osservatore nella memoria comune di chi, nato dopo la Seconda Guerra Mondiale, vive in un mondo molto più libero, democratico e vivibile di quello al quale appartenevano i tanti caduti per la Resistenza e la Libertà, sotto il furore criminale dei nazifascisti, e tutte le innocenti vittime degli attacchi bellici degli Alleati. Come avviene sempre nel gruppo dei Fotomani, i lavori presentati sono il frutto di uscite individuali o in gruppo a carattere didattico, in cui ciascuno ha potuto manifestare la propria personalità fotografica. I partecipanti alle nostre mostre sono in parte fotografi con esperienza significativa, e per la parte restante appassionati che praticano la fotografia da pochissimi...

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Consiglio Direttivo info2

Consiglio Direttivo info2

Giovedì 16 aprile il Consiglio Direttivo del Comitato si è ‘diviso’ per partecipare a due importanti appuntamenti. Uno lo ha visto impegnato presso il Circolo “La Torraccia”, presenti alcuni cittadini e rappresentati del Comitato Centocelle Storica; all’ordine del giorno la costituzione di un Gruppo di lavoro sul Parco Archeologico di Centocelle: vogliamo riprenderci cura del PAC! La prima iniziativa sarà l’abbattimento del cancello che ora preclude l’accesso al Parco posto in via Palmiro Togliatti 445 a cui seguirà una passeggiata con i cittadini dei quartieri limitrofi, il tutto con il patrocinio dell’Assessore all’Ambiente del V Municipio Giulia Pietroletti. Il problema della sicurezza dei frequentatori del Parco potrebbe essere risolto – o almeno mitigato – con la collaborazione delle forze dell’ordine: preavvertendo la Questura e la Polizia locale affinché questi predispongano una o più pattuglie di sorveglianza e tutela dei cittadini. Inoltre si potrebbe richiedere sia l’installazione di un’insegna che segnali l’entrata del Parco sia quella di lampioni all’interno del sentiero affinché vi sia un’illuminazione appropriata. Il Gruppo, con la speranza di crescere nel tempo, si prefissa di fare almeno una passeggiata a settimana: primo appuntamento per gli amici di Torre Spaccata è domenica 19 aprile alle ore 10,30 presso Circolo “La Torraccia”, via Marco Stazio Prisco. Di seguito, alcune foto della ‘passeggiata’.         L’altro appuntamento a cui una delegazione del Comitato di Quartiere Torre Spaccata ha partecipato è stato quello promosso dall’Assessorato alle Periferie per #ideefuoricentro. Prima di addentrarci sui contenuti, una piccola segnalazione: se si vuole veramente la partecipazione dei cittadini molto lavoro bisogna ancora fare! Mentre è da circa un mese che era stato diffuso un calendario con le date degli appuntamenti nei Municipi, per sapere il luogo e l’ora di questo incontro ci sono volute una serie di telefonate che hanno rivelato un imbarazzante rimpallo di responsabilità tra Municipio e Assessorato. Non sarebbe male anche un po’ di rispetto per la puntualità visto che l’incontro è iniziato con circa 50 minuti di ritardo e un minimo di ‘moderazione’, in modo da migliorare l’organizzazione degli incontri. Veniamo ai contenuti. Presenti l’Assessore Luigi Nieri e il Presidente del VI Municipio Marco Scipioni, in sala anche assessori e consiglieri del Municipio e tanti cittadini, Comitati, Associazioni, Consorzi… che hanno sciorinato per circa due ore la lista degli orrori e dei dolori del Municipio; verrebbe quasi da dire: “Mal comune mezzo gaudio” ma non è così! In realtà – come abbiamo sottolineato nel nostro intervento – il degrado dei luoghi sta diventando il degrado dei rapporti e serve urgentemente combattere il primo per non darla vinta al secondo. La ricetta – e ci ha fatto piacere che sia condivisa da molti e pure dagli amministratori – è...

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La nascita di Torre Spaccata – II parte

La nascita di Torre Spaccata – II parte

L’INA-Casa a Roma A Roma, in particolar modo, il piano INA-Casa divenne qualcosa di estremamente familiare nel periodo del dopoguerra. Coordinato, nell’aspetto architettonico, da Arnaldo Foschini, questi affidò i nuovi quartieri INA-Casa ad alcuni dei migliori architetti romani, come Libera, De Renzi, Ridolfi, affiancati da Ludovico Quaroni e Saverio Muratori e dai più giovani Mario Fiorentino, Carlo Aymonino, Carlo Melograni. Nell’arco di due settenni di realizzazioni Roma assisté ad un complesso numero di interventi: tanti quartieri della città ammirarono la nascita di nuove costruzioni, singole abitazioni, ma anche estesi insediamenti. Senza dimenticare anche la cancellazione di varie zone piene di baracche e di degrado abitativo e sociale. Elenco dei quartieri INA-Casa a Roma [tra parentesi le date di progettazione e realizzazione]: Valco San Paolo [1949-52], Tiburtino [1949-52], Tuscolano [1949-52], Villa Gordiani [1949-52], Ponte Mammolo [1957-62], Acilia [1958-60], Colle di Mezzo [1958-60], ed infine, Torre Spaccata.   Per la descrizione di Torre Spaccata, si riporta quanto contenuto in: “Guida ai quartieri romani INA-Casa – Dieci brevi itinerari attraverso i quartieri INA-Casa realizzati a Roma dal 1949 al 1960”, a cura di Maria Margarita Segarra Lagunes e Rosalia Vittorini, Gangemi editore[1]. TORRE SPACCATA Progetto urbanistico: Plinio Marconi. Progetto architettonico: Plinio Marconi (capogruppo) con Claudia Agostini, Massimo Battaglini, Giorgio Costadoni, Renzo Del Debbio, Franco Tenca. Serena Boselli (capogruppo) con Giovanni Battista Azzone, P. Inverardi, Mario Magistrelli, Bruno Parboni, Galeazzo Ruspoli. Gino Cancellotti (capogruppo) con Luigi Brusa, Lucio De Gasperis, Mario Zanetti. Massimo Castellazzi (capogruppo) con Cherubino Malpeli, Renato Bertinelli, Vasco Fadigati, G. Macrì, Pietro Morresi. Eugenio Montuori (capogruppo) con Leo Calini, Giorgio Callegari, Giustino Cantamaglia. Vittorio Ballio Morpurgo (capogruppo) con Francesco Berarducci, Alberto Betti, Michele Gargano, Rodolfo Rustichelli, Giorgio Santoro. Giuseppe Nicolosi (capogruppo) con F. Allegra, Maria Bompiani, Renata Gini, Claudio Sarno. Mario Paniconi (capogruppo) con Ettore Laccetti, Claudio Pranzo, Renato Sirabella. Vincenzo Passarelli (capogruppo) con Fabrizio Falchetti, Lucio Passarelli, Fausto Passarelli, Alessandro Samuelli. Giulio Pediconi (capogruppo) con Bruno Begnotti, Oreste Gargano, Antonio Piraino. Committenza/Soggetti promotori: Istituto Autonomo Case Popolari (IACP), Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), Istituto Nazionale Case Impiegati dello Stato (INCIS), Istituto Nazionale previdenza Sociale (INPS). Anno di progettazione: 1958 Anno di realizzazione: 1960 Superficie 31,2 ha Abitanti 11.200 Alloggi 2.000 (vani 11.154) Fiancheggiato dalla via Casilina, qualche centinaio di metri oltre il Mausoleo di Sant’Elena e il parco archeologico di Centocelle (km 9,200), sorge il quartiere di Torre Spaccata, che prende il nome dall’omonima torre medievale, oggi allo stato di rudere, sorta sui resti di un sepolcro di epoca romana. Realizzato durante il secondo settennio, il complesso è stato progettato da Plinio Marconi, coordinatore di ben dieci gruppi di progettisti. La folta vegetazione oggi esistente negli spazi comuni, costituita prevalentemente da pini marittimi, nonché...

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Le formelle INA-Casa a Torre Spaccata

Le formelle INA-Casa a Torre Spaccata

L’articolo “La nascita di Torre Spaccata. I parte” conteneva alla fine un breve accenno ad una particolarità del Piano INA-Casa che riportiamo: Una singolare caratteristica del progetto fu quella di apporre, su tutti gli edifici realizzati, una targa in ceramica policroma (alcune delle quali realizzate da grandi artisti quali Alberto Burri, Duilio Cambellotti, Tommaso Cascella, Pietro De Laurentiis, Piero Dorazio) che alludesse o al tema del progetto o, più in generale, al tema della casa come luogo felice. L’applicazione delle targhe sugli immobili, per le quali erano stabilite le misure, la posizione e i prezzi massimi, era una delle condizioni per il rilascio del certificato di collaudo. Nel contempo avevamo lanciato un censimento di quelle presenti nel nostro quartiere. In merito, abbiamo raccolto alcune foto che ritraggono almeno quattro tipi differenti di formelle; insieme ad esse dobbiamo segnalare però uno splendido pannello – alquanto ridotto male – di grandi dimensioni (circa 100×70 cm), applicata sulla parete di una palazzina di via Marforio, sulla quale compare la firma N. Rubino. Alcune testimonianze degli abitanti riferiscono che proprio in quell’area tra via Marforio e viale dei Romanisti, il 15 agosto 1961, fu inaugurato il nuovo quartiere e consegnate le prime chiavi agli assegnatari da parte del sen. Amintore Fanfani. Purtroppo non sappiamo chi sono gli autori delle formelle e ci piacerebbe ricevere notizie più complete su questa particolarità e magari qualche testimonianza su quella storica giornata.      ...

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Ancora su Viale dei Romanisti

Ancora su Viale dei Romanisti

Mercoledì 8 aprile 2015 il Comitato di Quartiere Torre Spaccata ha incontrato l’Assessore municipale ai Lavori Pubblici Vittorio Alveti, presente insieme al Presidente della Commissione municipale LL. PP. e Mobilità Mariano Angelucci e al Consigliere Fabrizio Compagnone, componente della stessa Commissione. Sul tavolo – letteralmente – il progetto di “messa in sicurezza” di viale dei Romanisti, progetto che sta impegnando il CDQ da quasi un anno. A fare gli onori di casa la Vicepresidente del CDQ, Antonella Manotti che ha salutato e ringraziato sia gli amministratori presenti sia i cittadini che hanno riempito la sala, messa a disposizione dall’associazione dei commercianti del mercato di via Sisenna. Il sig. Antonio Di Bartolo, a nome del CDQ, ha brevemente ripercorso l’iter di tutto il progetto che è stato il catalizzatore per la ricostituzione del Comitato e che nasce da molto lontano (esistono documenti e atti che risalgono addirittura a oltre dieci anni fa!). Tutto si sviluppa attorno al concetto di “sicurezza” che per il piano – elaborato dalla passata amministrazione e realizzato dall’Agenzia per la Mobilità del Comune di Roma – si traduce nella chiusura di tutti varchi su viale dei Romanisti e l’apposizione di due impianti semaforici per il suo attraversamento: il tutto già confezionato, appaltato, eseguito… in barba a qualsiasi necessità reale del territorio! Da oltre un anno il CDQ e i cittadini di Torre Spaccata hanno rigettato questa impostazione e con determinazione e pazienza, grazie anche alla ‘sponda’ trovata in Municipio, sono riusciti ad ottenere alcune piccole migliorie: la possibilità della inversione di marcia all’altezza dei nuovi impianti semaforici e la ‘promessa’ di averla anche presso quello di via Rutilio/via Ferretti e il cambiamento della viabilità all’incrocio del viale con via Pietro Romano in modo tale che sia possibile, per coloro che provengono da via Casilina/piazza Sor Capanna, effettuare la svolta a sinistra; era stato richiesto il ripristino della rotatoria già presente in quella area, ma i fondi disponibili non lo permettono. Proprio sulle risorse è stato centrato l’intervento dell’Assessore Alveti che ha ringraziato il CDQ per il lavoro di raccordo e di proposta fatto fino ad ora, che lo ha portato ha riflettere sul progetto presentato e a ‘spendersi’ per far comprendere ai tecnici che alcune delle modifiche proposte dai cittadini erano e sono necessarie [pdf]. Ma è il fronte delle risorse quello più difficile da scalfire, in quanto far rimettere “mano al borsellino” all’amministrazione quando tutto è già definito da tempo è complicato ma ha annunciato che non dispera che entro l’estate il tutto sarà portato a casa. Speriamo! L’Assessore ci ha tenuto anche a dichiarare che il progetto prevede anche la modifica della circolazione interna in alcuni quadranti del quartiere, legata alle variazioni della viabilità...

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